Tra i metodi diagnostici più utilizzati per capire l’eziologia dei disturbi del sonno va annoverato il monitoraggio cardiocircolatorio (MCR) un esame che consiste nel verificare parametri quali la regolarità della respirazione e l’ossigenazione che si registrano durante il sonno. Spesso l’MCR viene erroneamente confuso con la polisonnografia a domicilio, un test che si differenzia dal monitoraggio cardio respiratorio perché prevede l’utilizzo di elettrodi che permettono di registrare anche l’attività cerebrale.
In realtà, l’unico sinonimo dell’MCR è poligrafia, termine poco conosciuto e per questo poco “cercato” – anche su internet – da chi è interessato a saperne di più circa questo esame.
L’MCR, comunque, è un esame molto semplice e per nulla invasivo: in base ai dati raccolti, il medico stabilisce il tipo di disturbo del sonno che affligge il paziente, individuando così facilmente la cura più adatta alla situazione.
Di solito l’esame si esegue in un centro ospedaliero specializzato, tuttavia è anche possibile effettuare il monitoraggio cardio respiratorio a domicilio, offrendo così ai pazienti il massimo comfort possibile.