Il morbo di Alzheimer è una malattia progressiva, nella quale i sintomi di demenza peggiorano gradualmente in un certo numero di anni. Nelle sue fasi iniziali, la perdita di memoria è leggera; tuttavia, con il morbo di Alzheimer in fase avanzata, le persone perdono la capacità di portare avanti una conversazione e di reagire nel loro ambiente.
L’assistenza a una persona che soffre del morbo di Alzheimer o di un’altra forma di demenza spesso coinvolge un team di persone. CosmoCare per i malati di Alzheimer, partendo da linee guida stilate dal medico curante e dal neurologo, prevede una collaborazione fra molteplici figure professionali che nello specifico possono essere: operatore socio-assistenziale, l’educatore, lo psicologo.
I diversi operatori coinvolti nel progetto perseguono obiettivi specifici ed in particolare:
- Il terapista occupazionale è chiamato a svolgere un ruolo nella valutazione e gestione dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana quali l’alimentazione, le cure igieniche, il vestirsi, i trasferimenti e si occupa inoltre dei tutti gli ausili ritenuti necessari per migliorare l’autonomia e la gestione della casa – Assistenza educativa e animazione;
- La figura dello psicologo è fondamentale per la famiglia dell’assistito per fornire, nella modalità più appropriata, informazioni circa l’inquadramento diagnostico, l’efficacia del trattamento farmacologico, la comprensione della situazione. Percorsi psicologici domiciliari;
- Assistenza di base: aiuto nel disbrigo di compiti della vita di tutti i giorni (mangiare, igiene personale ecc.) – Assistenza di base qualificata;
- Igiene personale e abbigliamento – La persona malata può dimenticare di lavarsi, non rendersi conto di questa necessità o addirittura avere dimenticato le azioni da compiere. In questa situazione è importante rispettare la dignità della persona, senza forzarla. Ad esempio qualora la doccia crei disagio poiché talvolta il contatto con l’acqua provoca paura si può aiutare l’assistito lavandolo a pezzi eventualmente anche fuori dal bagno in modo da metterlo a suo agio. Per quel che concerne l’abbigliamento è importante ricordarsi le abitudini precedenti la malattia, in quanto, un rifiuto può essere generato proprio dalla scelta dei capi di abbigliamento
- Gestione dell’incontinenza – La persona malata può perdere la capacità di riconoscere gli stimoli fisiologici, dimenticare dove siano i servizi igienici o come ci si debba comportare in questa situazione. I nostri operatori cercano di anticipare le necessità garantendo l’igiene dell’assistito.
- Cucina e Alimentazione – È molto importante mettere in sicurezza l’ambiente cucina eliminando i possibili fattori di rischio (fornelli, forno, coltelli, forbici, ecc…). Servire una porzione di cibo alla volta può favorire l’autonomia del malato durante i pasti, il quale altrimenti potrebbe sentirsi confuso o manifestare ansia e agitazione. I nostri operatori rispettano tempi e modi di mangiare dell’assistito.
- Problematiche legate al sonno – Il malato può agitarsi durante la notte. È frequente che il ritmo sonno-veglia si modifichi con l’evolvere della malattia. E’ consigliabile favorire le attività durante il giorno ed aiutarlo a rilassarsi prima di andare a letto, assicurarsi se possibile che, prima di coricarsi non via sia la necessità di andare al bagno.